Fase 2: i gironi

E' una mattinata triste ed uggiosa, non capita tutti i giorni di esser in disaccordo con il Sig. French..vista soprattutto la mia recente esperienza in cui copiavo ed incollavo le sue giustificazioni e le sue scelte, poichè perfette Ad ogni modo, comincio a stipulare la mia mini-classifica così da capire il perchè di questa discordanza:

1) THE TEMPLE OF HATE: la mitologia narra che, Kai Michael Hansen riportando alla divinità Dioniso il suo anziano tutore e mentore Sileno, fù omaggiato di un dono a sua scelta, dalla divinità stessa. Kai, senza titubanza alcuna, scelse (con annessi non pochi rischi) di poter trasformare in oro tutto ciò che toccava. Ora, la storia è un po' diversa in realtà..e i personaggi erano altri, ma il concetto l'avete capito. Metto al primo posto questo pezzo poichè trovo magistrale l'interpretazione vocale che sfoggia Hansen e il modo in cui sottolinea la potenza e l'ingiustizia celata sotto le parole che canta. Sentite con che tono rabbioso di condanna fà uscire le parole "Anger, throwing down the victims to the ground. Cold blood, younger soldiers weeping with no sound" per poi gridare a cuore spianato un urlo di speranza con "freedom is proclaimed" rispondendo a Edu che acclamava i "sounds of revolution". Edu non è indubbiamente da meno in questa prova tiratissima e molto in "Gamma Ray style"..ottimo l'assolo e l'intermezzo strumental, la piattezza martellante è la forza del tempio dell'odio che viene sconfitta dalla melodia dei suoni della rivoluzione alimentata dal coraggio conferitoci dai giovani soldati caduti.

2) HOLY LAND: l'ho sempre vista come una Carolina IV parte 2..per nulla togliere nè a questo pezzo nè a Carolina, sia chiaro..non a caso sono consecutive nella tracklist..tracklist che proprio con questo pezzo secondo me chiude un primo mini-ciclo all'interno dell'album omonimo, aperto con Crossing e concluso appunto con Holy Land, nel quale viene descritta nel modo migliore la band..questi 5 pezzi rappresentano, a parer di chi scrive, gli Angra nella loro miglior completezza. Tornando al brano Holy Land, per citare French, c'è tanta arte e tanto Brasile..c'è molta intimità con le loro origini, tutte cose che amo. Il suo secondo posto nella mia classifica è tutta colpa di Kai Hansen, prendetevela con lui, io non c'entro.

3) SPREAD YOUR FIRE: una intro maestosa, con ritornello potente e nostalgico allo stesso tempo carico di un'unica epicità..il break con i controcanti in latino di Sabine Edelsbacher che poi sfocia nel solito intermezzo strumentale dà la possibilità di godersi l'altissimo tasso tecnico dei componenti che però non peccano mai di egocentrismo, ma che anzi si lasciano coinvolgere nel tessere la trama di questi ottimi intrecci melodici. Il risultato è quanto di meglio potrebbe aprire un album che si prospetterà storico. Aquiles in grande spolvero, il bello, per quanto lo riguardava, doveva ancora arrivare..!

4) NOVA ERA: il pezzo paga un po' pegno con una concorrenza nel girone che è quanto mai infernale. Più che del brano, onesto power melodico ben confezionato da ottimi professionisti, và menzionato il significato generale del pezzo: con esso si andava ad aprire una Nova Era, il treno era di nuovo in corsa pronto a fare innumerevoli fermate per ri-accaparrarsi i fan dei Paulisti, oramai impazienti di assaporare la nuova reincarnazione della band. Arrivavi così alla fine del viaggio, con Vision Prelude (i Giapponesi facevano una fermata in più, il capolinea era Bleeding Heart)..e li c'era da fare una scelta, se scendere o continuare il viaggio..noi siamo ancora sul treno, i "per sempre nostalgici del bell'André" scesero delusi dalla nova era e speranzosi nei nuovi progetti del loro beniamino: quanti riampianti che avranno a quest'ora!